Pakistan: «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» fornirà aiuti di emergenza alle vittime cristiane delle rivolte di Jaranwala
Si era infatti diffusa la voce che un uomo e suo figlio avessero mancato di rispetto al Corano inserendo le loro fotografie sulle sue pagine. La folla ha quindi attaccato i cristiani, le loro case e i luoghi di culto. Le autorità locali non hanno fatto nulla per arginare la violenza e gli aggressori hanno bloccato le strade che portano a Jaranwala per impedire che qualsiasi aiuto esterno raggiungesse le vittime. Miracolosamente nessun cristiano è stato ucciso negli attacchi, ma centinaia di famiglie sono dovute fuggire e hanno perso tutti i loro averi e mezzi di sostentamento, trovando poi rifugio presso parenti o addirittura nei campi circostanti.
La diocesi ha individuato 464 famiglie che versano in condizioni disperate e ha ideato un piano per fornire loro assistenza immediata, e poi i beni e l'aiuto necessari per ricostruire le loro vite. «La vita di queste persone è in grave pericolo, lottano per sopravvivere tra immense difficoltà», ha raccontato ad «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» il Vescovo di Faisalabad, Mons. Indrias Rehmat. Le famiglie riceveranno beni di prima necessità come vestiti, elettrodomestici per la cucina, biancheria per i letti e materassi, cancelleria per i bambini in età scolare, risciò e motociclette per autisti e fattorini i cui veicoli sono stati distrutti negli attacchi.
«Il Vescovo Indrias Rehmat ha richiesto un aiuto finanziario ad «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)», e l’organizzazione è lieta di annunciare che finanzierà un progetto di soccorso per aiutare la comunità cristiana, e queste 464 famiglie in particolare, a rimettersi in piedi», ha affermato Marco Mencaglia, direttore dei progetti di «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» per l’area interessata. «Siamo pronti a prendere in considerazione un futuro sostegno per la ristrutturazione delle case e degli edifici ecclesiastici completamente bruciati a Jaranwala, se necessario", ha aggiunto Mencaglia. «Siamo ansiosi di collaborare con «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» per alleviare le sofferenze di queste sfortunate vittime ed esprimiamo ai benefattori la nostra più sincera gratitudine per la loro attenzione e collaborazione», ha concluso Mons. Indrias Rehmat.