Monsignor Gassis: la voce del Sudan minacciato
Sante Messe in Svizzera in Italiano
Prima di giungere in Svizzera Mons. Gassis visiterà numerosi uomini di governo europei e negli USA, ha incontrato esponenti della Chiesa e rilasciato interviste a moltissimi media internazionali per far presente la situazione d’emergenza in cui si trova la gente del suo Paese, siano essi cristiani, animisti o musulmani.
L’aiuto del vescovo
Accanto al suo impegno di sensibilizzazione del mondo della politica e dell’opinione pubblica, Mons. Gassis chiede per il suo popolo anche preghiere e aiuti concreti. “Pregate per quanti soffrono. Mancano cibo e medicine. Attualmente la Chiesa cattolica è l’unica istituzione rimasta accanto alla popolazione. Tutte le altre organizzazioni umanitarie hanno abbandonato il campo in quanto non riescono più a garantire la sicurezza dei loro operatori. La Chiesa cattolica rimane. Preti, suore e catechisti si occupano della gente. Vi è anche un ospedale cattolico tra i monti. Costruito in origine con ottanta posti-letto, oggi a causa della guerra, sono oltre 500 i feriti che vi vengono curati. Organizzazioni come “Aiuto alla Chiesa Che Soffre” rispondono alle richieste dei vescovi. Grazie al loro impegno la Chiesa riesce a dare alla popolazione bisognosa almeno i beni di prima necessità.
“Aiuto alla Chiesa Che Soffre” ACN ha sostenuto molti progetti nel 2019 con oltre CHF 350'000 per il Sudan e con CHF 1 mio. per il Sudan del Sud.