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  • 1) Il sacerdote copto-cattolico Kamil Samaan (Foto: «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)»)
  • 2) Il sacerdote copto-cattolico Kamil Samaan durante la predica a Baar (Canton Zugo) nel luglio 2023 (Foto: «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)»)
  • 3)Il sacerdote copto-cattolico Kamil Samaan con don Lorenzo Bronz, durante la celebrazione eucaristica ad Arbedo, nella chiesa dell’Assunta, nell’agosto 2022 (Foto: «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)»)
  • 4) Don Mimmo Basile, responsabile della MCLI Zug e il sacerdote copto cattolico Kamil Samaan nel luglio 2023 (Foto: «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)»)
  • 5) Il sacerdote copto cattolico Kamil Samaan e Lucia Wicki-Rensch, responsabile della Svizzera italiana di Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN) (Foto: «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)»)

Notizie dall’Egitto: il sacerdote copto-cattolico Kamil Samaan a marzo visiterà alcune parrocchie ticinesi e testimonierà della sfida dei cristiani nella sua patria

In Egitto i cristiani sono meno del 10% dell’intera popolazione e continuano ad essere trattati come cittadini di seconda classe e ad essere il bersaglio di intimidazioni e violenze. Soprattutto nelle regioni rurali le donne sono particolarmente vittime della violenza dei musulmani estremisti. Su invito di «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)», il sacerdote copto cattolico Kamil Samaan soggiornerà qualche giorno in Svizzera a metà marzo 2024. Visiterà diverse parrocchie, fra queste anche alcune della Svizzera italiana dove celebrerà l’Eucarestia ed informerà della complessa situazione dei cristiani nella sua patria.

Più precisamente:

• Sabato 16 marzo 2024, alle 17.30 celebrerà la Santa Messa ad Orselina, nella chiesa di S. Bernardo abate.

• Domenica 17 marzo 2024, celebrerà l’Eucarestia alle 10.30 nella chiesa di S. Giovanni Battista a Cevio e alle 20.00 nella Collegiata Sant’Antonio a Locarno.

Parallelamente a questa testimonianza, da martedì 12 marzo a mercoledì 20 marzo 2024, nella chiesa della Sacra Famiglia a Locarno sarà esposta la Mostra itinerante sulla persecuzione dei cristiani nel mondo, realizzata da «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)».

Appuntamenti in Ticino con il sacerdote Prof. Dr. Samaan dall'Egitto
 

Un sacerdote dal Paese sul Nilo

Già a 12 anni Kamil Samaan iniziò la sua formazione nel seminario dei Francescani nella sua patria ad Assiut. Dopo il servizio militare, negli anni ’70, più precisamente nel 1978, vicino a Suez, è stato ordinato sacerdote. Ha lavorato alcuni anni come curato in Egitto, prima che i suoi studi ed il suo dottorato lo condussero a Roma. Tornato in patria, ora dirige un orfanotrofio al Cairo ed è professore di Antico Testamento. Appartiene alla Chiesa cattolica copta, che assomiglia alla Chiesa ortodossa copta del Paese nella liturgia e nella spiritualità, ma è in comunione con la Santa Sede. Alla Chiesa cattolica copta appartengono circa 200`000 fedeli e costituiscono quindi soltanto una piccola minoranza nel panorama religioso egiziano.

Una storia movimentata – un presente movimentato

Da migliaia di anni la regione del fiume del Nilo è un luogo di grandi avvenimenti culturali. Anche il cristianesimo si affermò presto in Egitto. Nell’anno 50 d.C. l’apostolo Marco in persona doveva avervi fondato delle comunità. La scuola teologica di Alessandria e la testimonianza dei Padri del deserto egiziani hanno plasmato il pensiero cristiano sino ai nostri giorni. Prima dell’islamizzazione nel VII secolo, il cristianesimo era la religione dominante in Egitto. Da allora, i cristiani hanno vissuto la vita mutevole e spesso pericolosa di una minoranza.

Cittadini di seconda classe e bersaglio dell’aggressione fondamentalista

Negli anni ’80 e ’90 molti egiziani si sono recati in Arabia Saudita in cerca di lavoro. Da lì portarono di nuovo il pensiero islamico wahhabita nel Paese. Da allora molti cristiani vengono sempre di più emarginati. Gli incarichi politici importanti sono riservati ai musulmani, si verificano ripetuti attacchi alle chiese e atti di violenza quotidiana contro i cristiani. La situazione sta migliorando a poco a poco, tuttavia l’inimicizia nei confronti dei cristiani ha radici profonde.

Un microcosmo della Chiesa universale

Nel suo viaggio di conferenze attraverso la Svizzera, Kamil Samaan racconterà le sofferenze e le speranze della sua patria. Sebbene questa rappresenti solo una piccola minoranza, essa è un microcosmo della Chiesa universale. Tutte e tre le confessioni e tutti i riti sia della Chiesa cattolica sia della Chiesa ortodossa sono presenti in Egitto. L’intera ricchezza del cristianesimo si trova in questa piccola minoranza, ancora minacciata. I cristiani sono stati considerati cittadini di seconda classe per così tanto tempo che un miglioramento in questo senso procede a rilento. Il sacerdote Kamil racconterà come i suoi fratelli e sorelle nella fede lottano per essere riconosciuti – non con la violenza, ma con un servizio costruttivo nell’educazione, nella salute e nell’impegno sociale. Ad esempio, in tutto l’Egitto ci sono scuole cristiane aperte a tutte le religioni. Ci sono scuole cristiane frequentate principalmente da musulmani e in tutto il Paese ci sono strutture sanitarie delle quali beneficia l’intera popolazione. La minoranza cristiana si impegna in diversi modi per il bene della società egiziana segnata da povertà e da disordini. A questo proposito, il sacerdote Kamil, come già evidenziato in passato, sottolinea che ciò è possibile soltanto attraverso la solidarietà della Chiesa universale e di Opere caritative come «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)». Una forza particolare risiede nella consapevolezza della Chiesa cattolica che riconosce in ogni Chiesa locale un membro a tutti gli effetti della Chiesa universale, meritevole di solidarietà e sostegno. «Non abbiamo molto da dare», aveva concluso recentemente Kamil Samaan «ma abbiamo a disposizione gli uni degli altri, la nostra fede, le nostre preghiere e la nostra riconoscenza».