CONFLITTO IN UCRAINA: «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» IMPEGNA UN MILIONE DI EURO PER AIUTI DI EMERGENZA
Mons. Pavlo Honcharuk, vescovo di Kharkiv, una delle diocesi dell'Ucraina orientale che «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» sosterrà, ha dichiarato: «La situazione peggiora di giorno in giorno. I prezzi sono in aumento, soprattutto per i beni di prima necessità. La situazione nella diocesi è molto difficile. Il numero dei fedeli è diminuito e quelli rimasti, purtroppo, non possono mantenere le parrocchie né sostenere i sacerdoti. Ven«Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» hé possano soddisfare i propri bisogni quotidiani - gas, luce, acqua, carburante e cibo - e aiutare i fedeli che ricorrono a loro perché non hanno nulla.
La situazione finanziaria del paese è peggiorata dall'inizio della guerra, otto anni fa, ma dallo scorso gennaio, quando è iniziata la crisi attuale, la valuta nazionale, la grivna, è stata costantemente svalutata e ha continuato a svalutarsi dopo che la Russia ha riconosciuto le due cosiddette repubbliche guidate da separatisti filo-russi.
«Il sostegno di «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» all’Ucraina non è improvvisato, al contrario, esso risale al 1963», commenta la Responsabile Svizzera italiana, Lucia Wicki-Rensch, . «Oggi noi abbiamo il dovere di sostenere sacerdoti, religiosi e suore che sono accanto alla popolazione scossa e terrorizzata. Da questo deriva la nostra tempestiva decisione di impegnare 1 milione di euro per aiuti di emergenza. I nostri benefattori risponderanno con la consueta generosità per essere concretamente accanto ai fratelli di questa grande nazione cristiana, da oggi in guerra», conclude Wicki-Rensch.