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  • [Translate to IT:] Dr. Thomas Heine-Geldern, Geschäftsführender Präsident von «Kirche in Not (ACN)» International (Foto: «Kirche in Not (ACN)»)
  • [Translate to IT:] Ordensschwestern leisten Hilfe in der Ukraine (Foto: «Kirche in Not (ACN)»)
  • [Translate to IT:] Junger Mann in einer kirchlichen Hilfsstelle für Flüchtlinge aus der Ostukraine in Charkiw. (Foto: «Kirche in Not (ACN)»)
  • [Translate to IT:] Menschen in der Ukraine stehen an für Hilfsgüter (Foto: «Kirche in Not (ACN)»)

CONFLITTO IN UCRAINA: «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» IMPEGNA UN MILIONE DI EURO PER AIUTI DI EMERGENZA

La fondazione pontificia «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» ha deciso di impegnare 1 milione di euro per sostenere con aiuti di emergenza il lavoro della Chiesa in Ucraina. A seguito della decisione, assunta dal governo russo, di dispiegare reparti militari nelle regioni ucraine di Donetsk e Lugansk e procedere questa notte a un articolato attacco, «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» intende sostenere i 4.879 sacerdoti e religiosi e le 1.350 religiose presenti in Ucraina, affinché possano a loro volta aiutare le famiglie che, da oggi, si trovano coinvolte in un conflitto armato. «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» fornirà aiuti d'urgenza anche ai quattro esarcati greco-cattolici e alle due diocesi latine dell'Ucraina orientale, i quali coprono Kharkiv, Zaporizhya, Donetsk, Odesa e Krym. «Soprattutto ora, «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» deve assicurare la presenza di sacerdoti, suore e religiosi fra la loro gente, nelle parrocchie, con i profughi, negli orfanotrofi e nelle case per madri sole e per anziani, i quali affronteranno la sfida di sopravvivere in un contesto di aumento vertiginoso dei costi a causa della guerra», ha affermato Thomas Heine-Geldern, presidente esecutivo di «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» Internazionale.

Mons. Pavlo Honcharuk, vescovo di Kharkiv, una delle diocesi dell'Ucraina orientale che «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» sosterrà, ha dichiarato:  «La situazione peggiora di giorno in giorno. I prezzi sono in aumento, soprattutto per i beni di prima necessità. La situazione nella diocesi è molto difficile. Il numero dei fedeli è diminuito e quelli rimasti, purtroppo, non possono mantenere le parrocchie né sostenere i sacerdoti. Ven«Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» hé possano soddisfare i propri bisogni quotidiani - gas, luce, acqua, carburante e cibo - e aiutare i fedeli che ricorrono a loro perché non hanno nulla.

La situazione finanziaria del paese è peggiorata dall'inizio della guerra, otto anni fa, ma dallo scorso gennaio, quando è iniziata la crisi attuale, la valuta nazionale, la grivna, è stata costantemente svalutata e ha continuato a svalutarsi dopo che la Russia ha riconosciuto le due cosiddette repubbliche guidate da separatisti filo-russi.

«Il sostegno di «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» all’Ucraina non è improvvisato, al contrario, esso risale al 1963», commenta la Responsabile Svizzera italiana, Lucia Wicki-Rensch, . «Oggi noi abbiamo il dovere di sostenere sacerdoti, religiosi e suore che sono accanto alla popolazione scossa e terrorizzata. Da questo deriva la nostra tempestiva decisione di impegnare 1 milione di euro per aiuti di emergenza. I nostri benefattori risponderanno con la consueta generosità per essere concretamente accanto ai fratelli di questa grande nazione cristiana, da oggi in guerra», conclude Wicki-Rensch.