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  • Funerale di padre Isaac Achi, Minna, Nigeria. Padre Isaac Achi sarebbe stato bruciato da ignoti e il suo assistente, padre Colins Omeh, avrebbe riportato ferite da arma da fuoco. È emersa anche la notizia del rapimento di un altro sacerdote nel sud della Nigeria questa domenica. (Foto: «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)»)
  • Il seminarista Na'aman Danlami è morto in un attentato il 07.09.2023 a Kamantan, parrocchia di San Raffaele Fadan, diocesi di Kafanchan, Stato di Kaduna, Nigeria. (Foto: «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)»)
  • Ezekiel Nuhu, seminarista ad Abuja, rapito il 07.09.2023 nello Stato di Kaduna, Nigeria. (Foto: «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)»)
  • Foto: Il ritratto di p. Isaac Achi che sarebbe stato bruciato da ignoti uomini armati (Foto: «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)»)
  • Foto: La casa parrocchiale bruciata dagli uomini armati (Foto: «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)»)

In Nigeria i rapimenti di sacerdoti aumentano

In Nigeria i rapimenti di sacerdoti e religiosi sono costanti, e anche se la maggior parte di loro viene rilasciata si sono verificati anche casi di vittime. Il risultato è che i cattolici vivono nella costante paura.

Secondo i dati raccolti da «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)», al 13 novembre il numero totale di sacerdoti, religiose e seminaristi rapiti nel 2023 ammonta a 23, a dimostrazione che i rapimenti continuano a rappresentare la maggiore minaccia per la sicurezza del clero e dei religiosi del grande Paese africano. Fra questi 23, uno è stato brutalmente ucciso, mentre gli altri 22 sono stati rilasciati. Nel corso dell'anno sono stati assassinati altri due sacerdoti e un seminarista.

I primi incidenti del 2023 si sono verificati a gennaio, con un rapimento nella diocesi di Ekiti e l'orrendo omicidio di Padre Isaac Achi a Minna, arso vivo quando la sua residenza parrocchiale è stata attaccata e data alle fiamme. Un suo confratello, Padre Collins, è stato colpito e ferito mentre cercava di scappare, ma è sopravvissuto. Sono seguiti tre mesi senza nuovi casi, ma da aprile non è passato mese senza che si verificasse almeno un rapimento. Il caso più recente è del mese di novembre: Padre Andrew Anana - peraltro già rapito nel 2019 - è stato trattenuto per meno di 24 ore. La stragrande maggioranza dei sequestrati, come già detto, finisce per essere rilasciata, ma ci sono state tragiche eccezioni. Uno dei casi più gravi è avvenuto il 17 ottobre scorso, quando Fra’ Godwin Eze, novizio benedettino, e altri due aspiranti benedettini sono stati portati via con la forza dal loro monastero. I due postulanti, dopo essere stati rilasciati tre giorni dopo, hanno informato i loro superiori che Godwin era stato ucciso con un colpo di arma da fuoco e gettato in un fiume.

Solo pochi giorni prima tre sorelle erano state rapite da uomini armati. Rosemary Osiowhemu e Josephine Mary Chinyekwuo, delle Missionarie Figlie della Mater Ecclesiae, e Maria Ngozi Okoye, della Congregazione del Signore Risorto, erano dirette a Mbano, nello Stato di Imo, nel sud del Paese, per partecipare ai funerali della madre di una delle loro consorelle, quando sono state sequestrate insieme a un seminarista e al loro autista. Tutti sono stati rilasciati sani e salvi dopo circa una settimana. Il 7 settembre scorso è stato un giorno particolarmente tragico per i cristiani nigeriani, con due distinti attacchi contro i seminaristi. Ezekiel Nuhu è stato rapito con suo padre mentre era in vacanza e ha trascorso quasi due mesi in prigionia prima di essere rilasciato a novembre. Meno fortunato è stato Na'aman Danlami, 27 anni, della diocesi di Kafanchan, che ha perso la vita durante un attacco sferrato alla canonica della parrocchia in cui assisteva due sacerdoti. Questi ultimi sono riusciti a scappare, ma Danlami è morto arso vivo, subendo la stessa sorte di Padre Isaac Achi. Un ulteriore sacerdote è stato assassinato nel 2023, portando a quattro il totale dei ministri di Dio assassinati.

Dal 2022 «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» documenta casi di sacerdoti e religiosi cattolici assassinati, rapiti o arrestati illegalmente in tutto il mondo. L'anno scorso si sono verificati 118 episodi, tra cui quelli di 16 sacerdoti e religiose assassinati in casi di persecuzione e quelli di altri due uccisi per ragioni apparentemente estranee alla persecuzione.