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  • 1) Janada Marcus (cristiana, 22 anni) è stata vittima della violenza del gruppo terroristico di Boko Haram. Grazie ad «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» ha ricevuto sostegno psicologico per elaborare i suoi traumi. (Foto: «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)»)
  • 3) Una donna cristiana ferita dopo un attacco dei pastori Fulani – giugno 2022. (Foto: «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)»)
  • 4) La chiesa parrocchiale di La Asuncion (Assunzione di Maria), nel centro di Santiago del Cile, è stata completamente bruciata da un gruppo di uomini incappucciati, domenica 19.10.2020, durante una manifestazione in occasione del primo giorno dell’Anno della Protesta Sociale. L’attacco era rivolto a diversi edifici della Chiesa cattolica in Cile. (Foto: «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)»)
  • 5) Il 16 agosto 2023, nella città pakistana di Jaranwala, sono stati attaccati fino a 15 edifici ecclesiastici e centinaia di case cristiane sono state distrutte dalla furia degli estremisti. L’incidente fa seguito ad un’accusa di blasfemia nei confronti di una donna delle pulizie cristiana, accusata di aver profanato il Corano e insultato il profeta dell’Islam. (Foto: «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)»)
  • 2) Lucia Wicki-Rensch, Responsabile della Svizzera italiana di «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)», chiede di sostenere i cristiani perseguitati. (Foto: «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)»)

La fede in pericolo: aiuto ai cristiani perseguitati e discriminati

Ciò che è dato per scontato nel nostro Paese, altrove è una questione di vita o di morte. La libertà religiosa viene ignorata in molti Paesi e molte persone vengono perseguitate o uccise per la loro fede. In numerosi Paesi del mondo si osserva un allarmante aumento della persecuzione religiosa, di cui i cristiani sono particolarmente colpiti. Lo riferisce l’Opera caritativa «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» che sostiene i cristiani in difficoltà in tutto il mondo.

Vi è un preoccupante aumento della violenza a sfondo religioso contro i cristiani: 350 milioni di cristiani nel mondo subiscono persecuzioni e discriminazioni. Lo scorso anno quasi 5 000 cristiani sono stati uccisi per la loro fede e ci sono stati diversi attacchi ad edifici ecclesiastici. In 62 Paesi il libero esercizio della religione è limitato.

Il problema globale della persecuzione cristiana

La violenza colpisce persone innocenti. I motivi possono essere molteplici: perché gli altri appartengono alla «religione sbagliata», gli estremisti religiosi in molti Paesi cercano di imporre le proprie idee con la violenza. In altri casi, la religione viene ad esempio utilizzata dai politici come pretesto per legittimare le rivendicazioni di potere, ad esempio, opppuri alcuni gruppi la utilizzano per nascondere interessi economici ed arricchirsi. Sempre più spesso ci sono governi che mettono a tacere la voce critica della Chiesa, che si esprime contro l’ingiustizia, e impediscono il suo impegno per la gente.

Situazione brutale in Nigeria

La violenza contro i cristiani in Nigeria è particolarmente grave. Il Nord del Paese soffre di violenze per mano dei pastori Fulani jihadisti e del gruppo terroristico islamico Boko Haram. Lo scorso Natale, in occasione di attacchi coordinati da parte di estremisti nello Stato nigeriano di Plateau, sono stati uccisi oltre 300 cristiani, incendiati villaggi e annientate scorte di cibo. E non si tratta di un caso isolato. Negli ultimi 13 anni, i gruppi terroristici sono stati responsabili della morte di oltre 75 000 nigeriani.

La testimonianza di una donna cristiana

Le vittime spesso soffrono a lungo delle conseguenze psicologiche della violenza. Così anche Janada Marcus. La sua famiglia era già fuggita due volte da Boko Haram quando il gruppo terroristico islamico ha attaccato la famiglia una terza volta. I terroristi volevano costringere suo padre a fare sesso con lei. Non appena si è rifiutato, lo hanno decapitato con un macete. Janada è sopravvissuta all’attacco. Due anni dopo è stata nuovamente vittima di violenza: «Mi hanno portato nella boscaglia e mi hanno torturato duramente per sei giorni, emotivamente, fisicamente e mentalmente. Ho dovuto vivere molte esperienze terribili che non si possono descrivere», riferisce la giovane nigeriana. Grazie all’aiuto del centro traumatologico creato da «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)», si è ripresa. All’inizio le è stato difficile non perdere la fede. Ma Janada Marcus è rimasta fedele alla sua fede: «Dopo il mio processo di guarigione, ho trovato risposta a tutte le mie domande. Ho imparato che Dio è sempre e comunque Dio. In mezzo a tutto quello che ho passato, continuerò a fidarmi di Dio e a servirlo per il resto della mia vita.» Oggi Janada si è iscritta all’università. Vuole laurearsi per poter contribuire positivamente alla vita della società.

Aiuti dalla Svizzera per i cristiani perseguitati

«Il sostegno delle persone in Svizzera svolge un ruolo cruciale per i cristiani perseguitati, per alleviare le loro sofferenze e per costruire un futuro positivo», spiega Lucia Wicki-Rensch, Responsabile della Svizzera italiana di «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» Svizzera/Lichtenstein. «Lavorando a stretto contatto con le parrocchie e le Chiese locali, l’Opera caritativa fornisce un aiuto in maniera rapida e agevole, poiché i sacerdoti e i religiosi continuano a stare al fianco della popolazione nonostante i pericoli. Laddove altre organizzazioni umanitarie sono costrette a ritirarsi a causa della situazione incerta, noi restiamo presenti», afferma Wicki-Rensch. I benefattori di «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» finanziano progetti a lungo termine che promuovono anche il dialogo interreligioso in molti Paesi e facilitano la coesistenza pacifica tra le religioni.