Bulgaria: una piccola e povera minoranza cattolica

Sebbene la Bulgaria sia membro dell'UE, un quinto dei 7,1 milioni di abitanti di questo Paese dell'Europa sudorientale, vive in condizioni di povertà. Un abitante su dieci è addirittura considerato «povero». La disoccupazione riguarda solo il 5,5% della popolazione e anche coloro che hanno un lavoro, spesso guadagnano così poco che a malapena riescono a sbarcare il lunario per la famiglia. A soffrirne più di tutti, sono soprattutto gli anziani, che spesso non hanno che una piccola pensione, e la minoranza rom. Ecco: questo è il contesto in cui lavora Padre Jaroslaw Bartkiewicz.
La Chiesa cattolica in Bulgaria
Il Paese è per lo più cristiano, ma più di tre quarti della popolazione appartiene alla Chiesa ortodossa bulgara. La Chiesa cattolica romana comprende le due diocesi di Sofia-Plovdiv e Nikopol e la Chiesa cattolica bulgara. Dei circa 80.000 cattolici, circa 10.000 appartengono all’Esarcato apostolico dei cattolici di rito bizantino in Bulgaria, con sede a Sofia.
Tra le doti che un prete o una suora in questo contesto deve avere, occorre una grande pazienza. Chi si aspetta un grande successo qui, è nel posto sbagliato. «Lavoriamo per le generazioni a venire», affermano concordi sacerdoti e suore. La Chiesa cattolica si occupa anche della minoranza rom, trascurata dalla politica. I rom sono spesso discriminati quando cercano un alloggio o un lavoro, mentre i loro bambini e i giovani non hanno grandi prospettive scolastiche. Con azioni mirate, la Chiesa cattolica cerca di contrastare l’emarginazione dalla società.
Il francescano padre Jaroslaw Bartkiewicz
Padre Jaroslaw è originario della Polonia. Ha sentito la chiamata di Dio quando era ancora un adolescente ed è rimasto particolarmente colpito da Francesco d’Assisi e da Massimiliano Kolbe. A tal punto che alla fine si unì all’Ordine francescano. Ha iniziato la sua formazione a Lodz, in Polonia, dove si convinse di voler lavorare nella diaspora. Dopo la sua ordinazione, l’Ordine lo ha inviato in Bulgaria nel 2004. Oggi è attivo nella città bulgara settentrionale di Pleven, dove, anche nei primi anni dopo la fine della cortina di ferro, le Sante Messe dovevano essere celebrate in appartamenti. Nel frattempo, anche grazie a «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)», è stato possibile costruire un luogo di culto. La chiesa è dedicata alla Madonna di Fatima ed è considerata un santuario mariano d’importanza nazionale.
«Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» sostiene progetti in Bulgaria con circa CHF 100.000