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  • Visita al cimitero di Lychakivskyi, accompagnati da un cappellano militare. (Foto: «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)»)
  • Incontro con Mons. Shevchuk (Arcivescovo Maggiore di Kyiv), 6 dicembre 2023 a Lviv. Viaggio informativo Ucraina 2023. Philipp Ozores (Segretario generale di ACN International) (a sinistra), Mons. Sviatoslav Shevchuk (a destra). (Foto: «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)»)
  • Raquel Martín (ACN Spagna) (2a da sinistra), Kira von Bock-Iwaniuk (ACN Germania) (3a da sinistra), Maria Lozano (ACN Germania) (4a da sinistra), Magda Kaczmarek (ACN Germania) (5a da sinistra), l'arcivescovo Shevchuk (4a da destra), Philipp Ozores (Segretario generale di ACN Internazionale) (3a da destra), Alla Voitenko (ACN Germania) (2a da destra). (Foto: «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)»)
  • Cucina per i poveri presso le Albertine e distribuzione di cibo durante il viaggio in Ucraina 2023. (Foto: «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)»)

Arcivescovo Shevchuk: «Il popolo ucraino è esausto»

Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, Arcivescovo Maggiore di Kyiv-Halyč (Ucraina), capo della Chiesa greco-cattolica, lo scorso 6 dicembre ha incontrato una delegazione di «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» nella sede di Lviv. «Gli ucraini si sentono molto, molto stanchi.

La gente è esausta perché non vi è alcun segno che il conflitto stia per finire», ha affermato l'Arcivescovo. «La popolazione è terribilmente traumatizzata dalla guerra e la domanda chiave è come affronteremo questo trauma. Circa l'80% della popolazione è stata colpita da questa guerra, alcuni sono feriti fisicamente, ma soprattutto sono feriti nell'anima. E poi abbiamo un trauma psicologico, di cui posso essere testimone in prima persona. Ogni volta che viaggio, non riesco a dormire per diverse notti, mentre il mio cervello si abitua ai suoni intorno a me», ha aggiunto. «La guerra che stiamo vivendo ora in Ucraina non è più una guerra aperta, o un attacco diretto, è una guerra di logoramento. Come possiamo evitare di crollare per la stanchezza? Solo l'amore autentico non si stanca mai della lotta, i valori autentici sono ciò che ci aiuterà a superare la disperazione», ha sottolineato.

L'Arcivescovo maggiore ha evidenziato la gravità della situazione che l'Ucraina si trova ad affrontare durante questo secondo inverno di guerra, soprattutto per quanto riguarda la sua rete elettrica. Nel 2022, circa il 60% delle infrastrutture elettriche del Paese è stato distrutto dalla guerra, e si stima che quest’inverno circa il 75% degli ucraini dipenderà dai generatori per l’elettricità e il riscaldamento. Secondo il capo della Chiesa greco-cattolica, gli ucraini temono che il mondo si dimentichi della loro guerra, il che potrebbe portare a un calo degli aiuti umanitari, lasciando la popolazione in una situazione di estremo bisogno.

Il conflitto ha creato divisione e risentimento nella società. C’è una rottura tra coloro che hanno lasciato il Paese e quanti sono rimasti, tra i mariti in servizio in prima linea e le mogli evacuate, tra coloro che vivono la guerra nell’ovest e nell’est del Paese. L'Arcivescovo Maggiore sottolinea l'importanza di lavorare insieme per superare queste differenze e costruire una nuova società basata sul rispetto e sulla tolleranza. In mezzo alle avversità, l’Arcivescovo Shevchuk ha lanciato un appello alla riconciliazione e al perdono come parte del processo per superare i traumi. Pur riconoscendo che perdonare può essere difficile, ha sottolineato l’importanza di non lasciare che l’odio si impossessi del cuore delle persone. «Quando la paura e l’odio prendono il sopravvento sulle nostre decisioni, ne diventiamo schiavi. Anche se l’odio è una reazione normale di fronte all’aggressione che stiamo subendo, cedere ad esso significa lasciarlo vincere nel mio cuore», ha concluso.

«Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» ha intensificato il suo aiuto alla Chiesa cattolica romana e greco-cattolica in Ucraina, in seguito all’invasione russa, e ha contribuito con oltre 15 milioni di euro a oltre 600 progetti da febbraio 2022. Gli aiuti hanno avuto lo scopo di sostenere sacerdoti, religiosi e seminaristi, nonché finanziare progetti gestiti dalla Chiesa per ospitare gli sfollati interni. I progetti di riscaldamento sono stati una preoccupazione particolare, così come la ristrutturazione degli edifici danneggiati e l'acquisto di veicoli per aiutare la Chiesa a svolgere il suo lavoro pastorale e di soccorso. Nel campo della pastorale, «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» finanzia tutti i tipi di iniziative di pastorale giovanile, compresi i campi per ragazzi. Un aspetto importante dell’assistenza di «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» è stato anche il sovvenzionamento di corsi di formazione per la guarigione dai traumi.