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Monsignor Gassis: la voce del Sudan minacciato

Sarà in Svizzera anche quest’anno Monsignor Macram Max Gassis, Vescovo emeritus, l’appassionato portavoce del popolo sudanese, a raccontare la drammatica situazione in cui versano - a ormai otto anni dall’indipendenza del Sud Sudan - il Darfur, i Monti Numa, e tutta intera la sua diocesi di El Obeid.

Su invito di Aiuto alla Chiesa Che Soffre (ACN) tra l’10 e il 18 agosto 2019, il vescovo del Sudan celebrerà messe, parteciperà a diversi incontri nel Ticino e anche in diverse parrocchie della Svizzera tedesca, allo scopo di non lasciare che il velo dell’oblio scenda su questo conflitto che da anni si va consumando lontano dalla scena mediatica.
Desideriamo segnalarvi in particolare gli appuntamenti in lingua italiana a cui interverrà Mons. Gassis: la domenica il 18 agosto, a Ascona TI, nella Chiesa Ss. App. Pietro e Paolo, per la S. Messa delle 10.

La diocesi di Mons. Gassis è ferita
Prima di giungere in Svizzera Mons. Gassis visiterà numerosi uomini di governo europei e negli USA, ha incontrato esponenti della Chiesa e rilasciato interviste a moltissimi media internazionali per far presente la situazione d’emergenza in cui si trova la gente del suo Paese, siano essi cristiani, animisti o musulmani.

L’aiuto del vescovo
Accanto al suo impegno di sensibilizzazione del mondo della politica e dell’opinione pubblica, Mons. Gassis chiede per il suo popolo anche preghiere e aiuti concreti. “Pregate per quanti soffrono. Mancano cibo e medicine. Attualmente la Chiesa cattolica è l’unica istituzione rimasta accanto alla popolazione. Tutte le altre organizzazioni umanitarie hanno abbandonato il campo in quanto non riescono più a garantire la sicurezza dei loro operatori. La Chiesa cattolica rimane. Preti, suore e catechisti si occupano della gente. Vi è anche un ospedale cattolico tra i monti. Costruito in origine con ottanta posti-letto, oggi a causa della guerra, sono oltre 500 i feriti che vi vengono curati. Organizzazioni come Aiuto alla Chiesa Che Soffre (ACN) rispondono alle richieste dei vescovi. Grazie al loro impegno la Chiesa riesce a dare alla popolazione bisognosa almeno i beni di prima necessità.

Aiuto alla Chiesa Che Soffre (ACN) ha sostenuto molti progetti nel 2017 con oltre CHF 500'000 per il Sudan e con CHF 1 mio. per il Sudan del Sud.

Foto: Aiuto alla Chiesa Che Soffre (ACN):

  1. Mons. Macram Max Gassis in Sudan
  2. Ora di insegnamento in una scuola del Sudan
  3. Una suora con bambini nel Sudan
  4. Le donne trasportano materiale