In un colloquio con «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)», Rony Tabash, membro di una famiglia cristiana che vive a Betlemme da generazioni, descrive l’impatto dell’attuale conflitto sulla comunità cristiana in Cisgiordania. «La situazione è terribile. Ogni giorno sorgono nuove sfide. Non ho mai sperimentato nulla di simile prima, mai! È una guerra», racconta. Tabash è il proprietario di un negozio che vende articoli religiosi nella piazza della Mangiatoia di Betlemme, e sperava di saldare finalmente i suoi debiti e riprendersi economicamente dopo la pandemia di COVID-19, ma ora si ritrova a confrontarsi con una triste realtà. L’assenza di pellegrini ha lasciato l’economia locale in rovina, colpendo tutti i settori che fanno affidamento sul turismo religioso, dagli alberghi e ristoranti all’artigianato del legno d’ulivo e alla vendita di souvenir.
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