La fondazione pontificia «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» ha deciso di impegnare 1 milione di euro per sostenere con aiuti di emergenza il lavoro della Chiesa in Ucraina. A seguito della decisione, assunta dal governo russo, di dispiegare reparti militari nelle regioni ucraine di Donetsk e Lugansk e procedere questa notte a un articolato attacco, «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» intende sostenere i 4.879 sacerdoti e religiosi e le 1.350 religiose presenti in Ucraina, affinché possano a loro volta aiutare le famiglie che, da oggi, si trovano coinvolte in un conflitto armato. «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» fornirà aiuti d'urgenza anche ai quattro esarcati greco-cattolici e alle due diocesi latine dell'Ucraina orientale, i quali coprono Kharkiv, Zaporizhya, Donetsk, Odesa e Krym. «Soprattutto ora, «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» deve assicurare la presenza di sacerdoti, suore e religiosi fra la loro gente, nelle parrocchie, con i profughi, negli orfanotrofi e nelle case per madri sole e per anziani, i quali affronteranno la sfida di sopravvivere in un contesto di aumento vertiginoso dei costi a causa della guerra», ha affermato Thomas Heine-Geldern, presidente esecutivo di «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» Internazionale.
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