"Aiuto alla Chiesa che soffre (ACN/ACS)" LANCIA UNA RACCOLTA FONDI IN OCCASIONE DELLO SPECIALE ANNO DEDICATO A S. GIUSEPPE


Uno di essi prevede un contributo per la chiesa di San Giuseppe a Beirut, gestita dai padri gesuiti, che ha subito gravi danni a seguito dell’esplosione avvenuta nel porto della capitale libanese all'inizio di agosto 2020. Oltre alle porte e alle finestre anche il tetto, risalente al XIX Secolo, richiede urgenti interventi. Padre Gabriel Khayrallah, che vi presta servizio, in un colloquio con "Aiuto alla Chiesa che soffre (ACN/ACS)" ha sottolineato il profondo legame della sua comunità con il Santo: «Come sacerdoti gesuiti, ci concentriamo su San Giuseppe, uomo di misericordia e carità».
Nell'isola del Madagascar "Aiuto alla Chiesa che soffre (ACN/ACS)" intende finanziare la costruzione di una casa parrocchiale a Betatao, per aiutare i sacerdoti della parrocchia comprendente il territorio di numerosi villaggi. In Uruguay, in Sud America, la fondazione intende raccogliere i fondi per l’acquisto di un furgone per la parrocchia di San Giuseppe a Lavelleja, un distretto situato nella parte settentrionale del Paese. Tale parrocchia ha bisogno del veicolo per realizzare progetti socio–caritativi e di catechesi, alcuni dei quali in regioni molto lontane. ACS intende sostenere anche 56 suore nella diocesi di San Giuseppe in Russia. Situata nella Siberia orientale, tale diocesi si estende su di un'area grande quanto il Canada. Le religiose, appartenenti a varie comunità, si dedicano prevalentemente ai bambini di strada e agli orfani, soprattutto nelle grandi città. Una delle suore ha raccontato ad "Aiuto alla Chiesa che soffre (ACN/ACS)" il suo legame con San Giuseppe: «Per me è un modello di lavoro silenzioso e di pace. Non si è mai lamentato nei tempi difficili. Non parla nel Vangelo, sebbene la sua vita fosse talvolta piena di difficoltà, proprio come la nostra».
In Ucraina, Aiuto alla Chiesa che Soffre intende finanziare la ristrutturazione del convento delle suore dell'Ordine greco-cattolico di San Giuseppe a Potelych. Le religiose gestiscono un orfanotrofio nell'edificio in rovina. Descrivendo la loro venerazione verso il Santo in un colloquio con "Aiuto alla Chiesa che soffre (ACN/ACS)" hanno affermato: «San Giuseppe è il santo patrono del nostro ordine. Seguendo il suo esempio virtuoso svolgiamo il nostro lavoro con umiltà, senza aspettarci alcuna ricompensa, e con gioia per la gloria di Dio e per il bene della Chiesa». Oltre ai progetti appena descritti, da alcuni anni "Aiuto alla Chiesa che soffre (ACN/ACS)" sostiene molte altre opere e comunità intitolate a San Giuseppe.