La chiesa gesuitica di Lucerna illuminata di rosso
Quest’anno, la Santa Messa che tradizionalmente viene celebrata nella chiesa gesuitica di Lucerna in memoria del fondatore dell’opera di soccorso è stata segnata dalla pandemia di coronavirus e dalla grande quantità di neve caduta. Normalmente, i fedeli che assistono a questa funzione sono centinaia, ma quest’anno il numero era limitato a 50 a causa delle restrizioni vigenti. Tuttavia, grazie alla trasmissione via radio e in diretta streaming, molte altre persone interessate hanno potuto seguire la celebrazione da casa. Questo sarebbe stato del tutto in linea con lo spirito di Padre Werenfried, che a sua volta fondò la sua opera con un’idea un po’ insolita: alla fine del 1947, come giovane prete, scrisse un articolo di giornale nel quale invitò gli abitanti del Belgio e dell’Olanda ad aiutare i tedeschi che vivevano nella miseria. Nonostante l’incomprensione a volte grande contro la quale si scontrò il suo appello di aiuto per l’ex nemico di guerra, esso si rivelò un successo. Iniziò così la storia dell’opera di soccorso, che fece di Padre Werenfried il più grande “mendicante del XX secolo”. Nella sua omelia, padre Burali ha anche parlato del suo personale incontro con padre Werenfried: per lui sono stati momenti impressionanti, che lo ispirano ancora oggi. Adriano Burali lavora con gioia come assistente spirituale di «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» Svizzera/Liechtenstein: incontra spesso i collaboratori, li assiste nelle questioni spirituali e risponde alle domande teologiche dei benefattori. In qualità di assistente spirituale, per lui la cosa più importante è il sostegno della Chiesa povera e afflitta in tutto il mondo e la solidarietà mostrata verso di essa: “Aiutiamo il cristiano in Iraq, il povero cristiano in Venezuela e anche il cristiano che in Cina è oppresso dallo Stato. Sostenere tali progetti e iniziative significa molto per me!”
In chiesa, l’offerta è stata raccolta per un progetto in Siria che fornisce latte alle famiglie bisognose. Questo progetto esiste dal 2015: ogni mese, ne beneficiano ben 2’850 bambini. Dato che solo poche persone potevano presenziare alla celebrazione, è stata sottolineata la possibilità di donare online.
La chiesa gesuitica di Lucerna dipinta di rosso
Dal 2015 «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» indice in tutto il mondo delle giornate di azione coordinate, durante le quali importanti edifici e chiese vengono illuminati di rosso in segno di solidarietà con i cristiani perseguitati. Nel 2015 fu il turno del Parlamento britannico e dell’Abbazia di Westminster, il 12 ottobre 2017 quello del Sacro Cuore di Parigi e il 22 novembre 2017 quello della cattedrale di Manila. Spettacolare fu l’illuminazione del Colosseo del 24 febbraio 2018. In questi giorni di azione, i cristiani di diverse confessioni si incontrano per pregare e commemorare i loro fratelli e le loro sorelle perseguitati. Quest’anno, per la prima volta, anche a Lucerna un edificio si è tinto di rosso: la chiesa gesuitica. La sua facciata è stata illuminata tra le ore 18:00 e le ore 23:00 in memoria dei 200 milioni di cristiani perseguitati e oppressi in tutto il mondo. Inoltre, il personale dell’opera di soccorso e le persone interessate hanno tenuto una veglia silenziosa davanti alla chiesa e hanno fornito informazioni sul tragico destino della persecuzione dei cristiani nei tempi moderni.