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  • «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» passa alla seconda fase di aiuti destinati all’Ucraina. (Foto: ACS/ACN)
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«Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» passa alla seconda fase di aiuti destinati all’Ucraina

A 43 giorni dall’inizio dell’invasione militare dell’Ucraina «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» passa alla seconda fase di aiuti. Subito dopo l’aggressione militare la Fondazione Pontificia aveva infatti stanziato CHF 1,3 milioni di per le diocesi, le eparchie e gli esarcati dell'Ucraina orientale e occidentale. Tali fondi sono già giunti alle rispettive destinazioni.

In questa seconda fase, appena apertasi, gran parte dell’aiuto andrà a beneficio delle religiose, dei sacerdoti e dei seminaristi che stanno accogliendo e sostenendo i milioni di sfollati ucraini in viaggio verso i confini e bisognosi di rifugio e nutrimento, sia fisico sia spirituale. Il valore dei nuovi aiuti già approvati è di CHF 687.180. Ad essi stanno per aggiungersi ulteriori contributi, in fase di approvazione, del valore approssimativo di CHF 202.500. Oltre a queste iniziative «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» ha approvato 27 progetti finalizzati a convogliare le offerte per Messe a beneficio dei sacerdoti ucraini, per un valore di CHF 579.491. 

«Gli aiuti materiali stanno raggiungendo le persone attraverso i Paesi confinanti occidentali, principalmente la Polonia, per questo motivo i veicoli, nelle aree di conflitto, sono uno strumento necessario per la consegna di cibo, acqua, pannolini e medicinali. Sono pertanto in cantiere diversi progetti di «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» per assicurare la fornitura di furgoni e camioncini», spiega Lucia Wicki- Rench, Responsabile per la Svizzera italiana di «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)».
«Al perdurare degli scontri armati si contrappone una articolata reazione di carità, necessaria per difendere le famiglie sfollate dalla disperazione», conclude Lucia Wicki- Rench.