Skip to navigation (Press Enter) Skip to main content (Press Enter)
  • Il Dr. Thomas Heine-Geldern, presidente esecutivo di «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» International, al lancio del “Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo 2021”. © «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)»
  • Mappa tratta dal “Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo 2021” che mostra i paesi nei quali prevalgono la persecuzione e la discriminazione religiosa. © «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)»

«Aiuto alla Chiesa che Soffre» accoglie con favore la nomina del nuovo inviato speciale dell'UE per la libertà religiosa

La fondazione di diritto pontificio «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» accoglie con favore la nomina di Christos Stylianides a inviato speciale per la promozione e la protezione della libertà di religione o di credo al di fuori dell’Unione Europea.

“La nomina dimostra l'impegno della commissione nell’affrontare la sfida della libertà religiosa e a garantire il rispetto di questo diritto individuale. Per molte vittime di persecuzione religiosa, il solo fatto di sapere che qualcuno si interessa alla loro sorte mantiene viva la speranza”, ha spiegato il dottor Thomas Heine-Geldern, presidente esecutivo di «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» International con sede a Königstein im Taunus, in Germania. L'organizzazione umanitaria si aspetta che al nuovo inviato speciale venga dato un “mandato permanente pluriennale” e che gli vengano fornite risorse e opportunità adeguate.

Negli aiuti al Medio Oriente la collaborazione è già buona

La nomina di Christos Stylianides è stata annunciata il 5 maggio scorso. Il 62enne politico cipriota è stato commissario europeo per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi dal 2014 al 2019. In questa veste, «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» ha già lavorato con lui per aiutare i cristiani in Siria e in Iraq. “Christos Stylianides è un uomo molto competente che ha dimostrato il suo impegno per i diritti umani e la sua preoccupazione per la libertà religiosa. Non vediamo l’ora di proseguire questa collaborazione anche nel suo nuovo incarico”, ha affermato Heine-Geldern.

Il presidente esecutivo ha fatto riferimento alla recente pubblicazione del “Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo 2021” da parte di «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)». Secondo i risultati raccolti per tutti i 196 paesi del mondo, “non si può ignorare il fatto che le convinzioni religiose sono sotto attacco in molte parti del pianeta”.

Interlocutore per le vittime di persecuzione e discriminazione

L’inviato speciale dell'UE svolge un’importante funzione di collegamento, ha spiegato Heine-Geldern: “Per noi è importante che i nostri partner di progetto in paesi come l’India, il Pakistan, l’Indonesia, il Mozambico o la Repubblica Democratica del Congo abbiano un interlocutore a cui possano rivolgersi in maniera diretta”. Allo stesso modo, ha detto, è importante che i responsabili politici includano nel loro processo decisionale le sofferenze di coloro che sono colpiti dalla persecuzione religiosa. “Con la loro conoscenza di prima mano, chiese e ONG possono aumentare questa consapevolezza, ma spetta ai governi agire”.

Il rapporto “Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo 2021” di «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» mostra che uno dei principali motori della persecuzione e della discriminazione sono i governi autoritari, ha affermato Heine-Geldern: “Ecco perché l'ufficio dell’inviato speciale è essenziale per affrontare questa preoccupazione direttamente con le autorità statali”.

“Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo 2021” di «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» con i profili di 196 paesi: https://rfr.acninternational.org/it/home